Qual è la nostra isola?
Ogni esistenza è sempre tesa al raggiungimento di ciò che si ritiene adatto a sè: ma i filosofi antichi ritenevano che fossimo affiancati da quello che poi con le religioni occidentali sarà chiamato "angelo custode", un "daimon", un "genius" che spinge, che dirige, che sprona non visto le nostre scelte, le nostre aspirazioni, in sostanza, il nostro destino. Il viaggio verso la vita sarà senza subbio molto pericoloso e pieno di tranelli e di trabocchetti che il "daimon" non potrà evitarci : ricordiamo che esso sta al nostro fianco, più come timoniere che come capitano, in quanto la rotta è già stata tracciata. Se viaggeremo in compagnia tutto sarà più piacevole: saranno condivise le avversità, potremo avere consigli e conforto, rinforzando l'entusiasmo del viaggio e rinnovando l'energia per la felicità.
"Scegli un'isola e ponila all'orizzonte/così con gli occhi fissi all'obiettivo/quella sarà la molla per sentirti vivo/ Onde a volte potenti / nascondono alla vista la tua mèta/ ma nulla impedirà la risalita / La volontà fa gioco in quei momenti/ la sogni, la desideri, prosegui con passione / badando sempre a non sbagliare direzione"
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