Marius
Petipa scrisse nel 1891 la trama di un nuovo balletto intitolato Lo schiaccianoci,
successivamente messo in musica da P. I. Cajkovskij. Il soggetto si basava
sulla famosissima favola Lo schiaccianoci e il Re dei Topi di Hoffmann,
adattata per i bambini e trasformata in un balletto-favola. Il balletto fu
messo poi in scena nel 1892 da Lev Ivanov, secondo maître de ballet del Teatro
Mariinskij ottenendo un grande successo grazie alla calda atmosfera, alle
emozionanti scene dei bambini, alla meravigliosa danza dei fiocchi di neve e
allo splendido divertissement dell’ultimo atto. La storia? Il signor
Drosselmeyer regala a Clara uno schiaccianoci a forma di soldatino che suo
fratello, dispettoso, rompe: la ragazza, stanca per la festa, si addormenta e
inizia a sognare un mondo diverso, in cui un’orda di topi cerca di rubare il
suo schiaccianoci, che si anima e cerca di difendersi dall’armata del Re Topo.
Lo schiaccianoci si trasforma in uno splendido principe e insieme fuggono nella
foresta innevata, entrata del regno dei Dolci dove il principe viene ricevuto
dalla Fata Confetto. Dopo una serie di racconti e danze parte il famoso Valzer
dei Fiori. Il sogno di Clara finisce, la ragazza si sveglia e abbraccia il suo
schiaccianoci.
La versione di Hoffmann è un omaggio al mondo onirico dell’inconscio e del sogno, così caro al romanticismo, di cui Schiaccianoci è il “passatore” colui che traghetta chi lo merita, certamente anche il lettore, verso il regno della salvezza e della grazia. La versione di Dumas si apre invece sul narratore che parla in prima persona: durante la notte di Natale, si addormenta su un divano e viene svegliato da alcuni bambini in festa. Per farli stare buoni, racconta loro una storia, quella dello Schiaccianoci. Questa introduzione circoscrive il mondo della fiaba e del sogno, così che al lettore non resta che ascoltare, insieme al pubblico bambino, una bella fiaba. Non si prova, come tra le pagine di Hoffmann, inquietudine, la realtà resta ben salda al suo posto; ed è forse per questo aspetto rassicurante che il racconto di Dumas ha avuto più successo.
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