Sembra
una battuta, ma sta avvenendo veramente in Messico: proposte fantastiche per
vacanze proprio “della fine del mondo”. Ad esempio è stato offerto un pacchetto per due per il fine settimana del
21 dicembre all’Hotel Rosewood Mayakoba di Playa del Carmen, uno dei resort più
esclusivi della Riviera Maya, comprensivo di eventi, folclore, conferenze sui
Maya, pasti a tema, gite in elicottero ai principali siti archeologici della
regione. Prezzo: 80mila pesos messicani, circa 4.800 euro.
Un’altra
notizia curiosa: una comunità di
italiani a partire dal 2008 ha iniziato a costruire una mini città bunker “las
Águilas”, nella località di Xul, che in
lingua maya significa “ultimo approdo”, a 110 chilometri da Merida, nel cuore
dello Yucatan. Nella zona è conosciuta come “la città della fine del mondo” e
fin dalla sua costruzione è circondata da un certo mistero. Nei circa 800 ettari
sono stati costruiti 33 edifici circolari, con pareti di 60 cm capaci di
sopportare incendi, temperature altissime e inondazioni, collegati da tunnel
sotterranei di tre metri per tre, attrezzati a ospitare a tempo indefinito 150
famiglie . La maggior parte delle persone che formano la comunità sono italiani
che hanno deciso di stabilirsi lì da qualche anno e sono conosciuti come “gli
italiani” che aspettano la fine del mondo. Zalce de la Peña è una Associazione nota in Italia come “guru” fin dagli anni ’70;
addirittura nel 1980 acquistò dei terreni a Bracciano (Roma) fondando la setta
chiamata “il Centro”, più conosciuta come “Evocris”.
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